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La ketamina è un anestetico dissociativo, sintetizzata per la prima volta in Michigan (USA) nel 1962 dal chimico belga Stevens e utilizzata sull’essere umano nel 1965. Nel 1970 iniziò il suo impiego per scopi clinici, principalmente in pediatria e geriatria e da allora si utilizza come un anestetico generale. Si definisce dissociativo perché crea una condizione di distacco tra mente e corpo, causando quella che si dice Near Death Experience (NDE) ovvero esperienza vicino alla morte: si ha la sensazione di essere morti, di uscire dal proprio corpo e di galleggiare nello spazio circostante. Oggi tale sostanza è utilizzata come anestetico solo in campo veterinario. Negli ultimi anni nei contesti di feste e rave si è diffusa soprattutto per il basso costo, la breve durata e la peculiarità dei suoi effetti.
In origine si presenta sotto forma di un liquido trasparente molto simile all’acqua. Questo viene riscaldato per ottenere una polvere biancastra. Sul mercato nero attualmente la si trova in entrambe le forme.
La ketamina può essere: sniffata, fumata, iniettata, bevuta. In Italia dal 2001 la ketamina è illegale.

EFFETTI RICERCATI
La ketamina agisce direttamente sul Sistema Nervoso Centrale (SNC) deprimendolo. Gli effetti variano molto in base al dosaggio. Si va da una lieve sensazione di sedazione a vere e proprie allucinazioni come l’NDE.
Il viaggio è graduale ma dipende molto dalla quantità di sostanza che si assume, dalla modalità di assunzione e dalle caratteristiche personali.
Ad esempio a basse dosi si ha un’azione sedativa dispercettiva, i suoni e le immagini paiono distorcersi. A dosi più elevate, invece, inizia il viaggio di separazione dalla propria coscienza e dalla proprie emozioni anche se ancora non si è perso completamente il senso di identità, di memoria, di capacità di percepire e di interagire con l’ambiente circostante e del tempo. Infine, aumentando ancora la dose si ha un’esperienza psichedelica completa, con un forte effetto dissociativo e un distacco dalla realtà circostante pressoché totale. Ecco il viaggio extradimensionale dell’NDE.

EFFETTI INDESIDERATI
Abbiamo detto che di base la ketamina è un depressore dell’SNC. Questo significa che la keta ci renderà insensibili alle stimolazioni esterne e ci si sente come addormentati. Si potranno avere vertigini, difficoltà nel parlare, movimenti rallentati e disarticolati, insensibilità al dolore, diarrea, prurito, freddo, nausea e vomito.
La difficoltà di articolare i movimenti può rendere difficile fare le cose più banali e normali come, camminare, nuotare, mantenersi in equilibrio. Perdere il senso del tempo e dello spazio potrebbe facilitare la nostra presenza in situazioni di pericolo come trovarsi in mezzo ad una strada. Inoltre anche se il viaggio è breve, l’intensità e l’extradimensionalità rende molto alta la possibilità di essere presi da profonde crisi di panico, anche per coloro che si considerano degli esperti.
Un uso continuato anche per breve tempo provoca assuefazione, ovvero bisogna assumere sempre più ketamina per ottenere gli stessi effetti. L’uso, frequente e continuato può comportare alcuni problemi fisici, in particolare difficoltà nella digestione e nell’urinare. Inoltre un uso di questo tipo comporta la scomparsa degli effetti psichedelici lasciando solo gli effetti sedativi.

TEMPI E MODI
I modi di assunzione più diffusi sono:
– Sniffata: se si acquista nella forma liquida, bisogna produrre la polvere facendo evaporare con il calore la soluzione acquosa. Gli effetti iniziano dopo circa 15/20 minuti dall’assunzione e durano per circa 1 ora.
– Iniettata: l’iniezione è intramuscolare; produce l’effetto più immediato e profondo ma è anche doloroso.
– Ingerita: si beve la soluzione acquosa. L’assunzione orale, oltre a richiedere dosaggi maggiori, sembra produrre maggiori sensazioni di disorientamento e di nausea; la soluzione liquida ingerita ha tempi più lunghi dell’iniezione e gli effetti sono più graduali.
– Fumata: raramente viene fumata insieme a marijuana o tabacco.

RIDUZIONE DEI RISCHI
Riduzione dei rischi a breve termine:
La ketamina è una sostanza che, agendo fortemente sulle percezioni e sulle dimensioni spazio/temporali, influenza molto il comportamento; l’esperienza che segue la sua assunzione è in stretta relazione col proprio stato emotivo, con ambiente che ci circonda con la qualità e quantità della sostanza. Anche il clima tende ad avere un effetto sul viaggio in ketamina: luoghi troppo freddi rischiano di diminuire in modo eccessivo la temperatura corporea che già viene gravemente ridotta dopo l’assunzione. Per questo sarà fondamentale indossare indumenti adeguati e soprattutto cercare luoghi asciutti e tranquilli. Sarà vitale stare attenti anche ad oggetti e strutture che potrebbero essere pericolosi (scale, finestre, burroni, buchi, pozze, ferri arrugginiti e appuntiti ecc.) perché l’effetto sedativo e antidolorifico impediscono di sentire il dolore e quindi di rendersi conto di essersi procurati, ad esempio, delle ferite anche gravi.
L’uso di keta è fortemente sconsigliato per chi soffre di problemi cardiaci perché può provocare forti alterazioni del battito cardiaco; e per chi ha problemi respiratori perché aumenta il rischio di crisi respiratorie.
Persone che non sono abituate all’uso di ketamina, ma hanno dimestichezza con altre sostanze, devono ricordarsi che ogni sostanza è differente e che se, ad esempio, si è abituati ad assumere una certa quantità di cocaina, speed ecc, la quantità di ketamina dovrà essere un terzo o un quarto delle altre sostanze, perché l’effetto è più concentrato. Anche per chi non assume altre sostanze psicoattive, ed ha deciso di utilizzare ketamina, è necessario procedere gradualmente, usandone una quantità molto inferiore di quella che viene assunta da chi ci sta intorno e sembra avere una maggiore dimestichezza con la sostanza.
Se decidi di utilizzare ketamina è importante assumere la sostanza in compagnia di persone fidate che, possibilmente, non hanno assunto nulla e che quindi possono farci da “àncora” con la realtà. Questa accortezza è ancora più importante nel caso di assunzione di ketamina, perché spesso si viene a creare uno stato di incoscienza simile al coma. Si ha uno stato di depressione talmente forte che i normali stimoli non portano la persona a reagire. Questo stato di per sè potrebbe essere innocuo ma è indispensabile il controllo continuo delle funzioni vitali quali il polso e il respiro: se regolari entro mezz’ora/un’ora l’assuntore dovrebbe risvegliarsi dal torpore. In molti casi la tempestività dell’intervento è indispensabile per scongiurare il rischio di un’ overdose mortale, per questo, se si hanno dei dubbi occorre chiamare subito, là dove presenti, operatori sociali e/o personale medico qualificato, in tutti i casi avvertire sempre il 118.
Evitare di mettersi alla guida di qualunque veicolo o di fare qualunque lavoro che possa implicare l’uso di attrezzature pericolose.
Riduzione dei rischi a lungo termine.
Dopo l’assunzione di ketamina, per cercare di recuperare le energie perse e per far fronte allo stress fisico e psicologico a cui è stato sottoposto l’organismo, la cosa migliore è risposare nei giorni successivi.
Non fare nell’immediato uso di ketamina o altre sostanze, compreso alcol, per permettere al corpo di riequilibrare tutti gli elementi andati persi. Sarà importante seguire una dieta ricca di vitamine e ben equilibrata. Inoltre vista la forte influenza che questa sostanza ha sulla psiche, il recupero è indispensabile anche per ridurre il rischio di esperienze psicotiche, di paranoie. L’uso frequente e continuato crea assuefazione, si possono avere seri danni cerebrali e si può innescare una dipendenza che può causare anche seri danni alla vita sociale e relazionale.
Riduzione dei rischi rispetto alle modalità di assunzione:
– Sniffata: usare sempre una cannuccia pulita (evitate i soldi, vanno bene anche le classiche cannucce da bibita tagliate) ma soprattutto mai usare la cannuccia di un’altra persona. Anche questo potrebbe essere un modo per trasmettere malattie infettive come l’epatite. Un uso ripetuto comporta anche la possibilità di perforazione del setto nasale. Se questa è la modalità di assunzione che preferisci, ricordati di curare le tue narici magari usando delle soluzioni o dei gel nasali contro la secchezza e le infiammazioni.
– Iniettata: usando materiale per iniezione sterile, non scambiandolo e non riutilizzandolo, si riducono i rischi di contrarre e trasmettere malattie infettive e di andare incontro a setticemie. Inoltre l’iniezione intramuscolare per l’assunzione di ketamina necessita di massaggio della zona del buco per ridurre il dolore.
– Ingerita: per la lentezza della comparsa degli effetti, se non si pone attenzione ai tempi e alle quantità è più facile andare in overdose. È consigliabile assumere ketamina a stomaco vuoto e di mangiare almeno due ore dopo l’assunzione, per ridurre nausea e vomito.

MIX
Utilizzare sostanze porta con sé dei rischi più o meno prevedibili, considera che mischiare più sostanze rende gli effetti ancora più imprevedibili e tendenzialmente più rischiosi. Usare ketamina con altre sostanze tende a ridurre i loro effetti ricercati senza diminuire quelli indesiderati. Potrebbero dunque accentuarsi rischi del down e di danni organici. Ad esempio:
– Ketamina e alcool/oppio/eroina e altri sedativi, aumenta pericolosamente il rischio di crisi respiratorie e quindi la possibilità di morte.
– Ketamina e allucinogeni. Aumenta il rischio del bad trip e della comparsa di crisi psicotiche.

Le informazioni riportate hanno solo un fine illustrativo e in nessun caso si vuole esortare la consumo di tali sostanze.