COSA SONO? Sono derivati dell’oppio prodotti in forma di compresse, capsule, gocce, cerotti, supposte, liquidi da iniettare.
Possono essere classificati in:
- Alcaloidi naturali, come la morfina, la codeina, la tebaina, la papaverina;
- Derivati della morfina (esteri), come l’eroina (diacetilmorfina), la desomorfina;
- Derivati semisintetici degli alcaloidi, come il suboxone, l’ossicodone;
- Oppioidi sintetici, come il metadone, il fentanyl, il tramadolo;
- Naloxone*, farmaco di origine sintetica, appartenente alla classe degli antagonisti.
EFFETTI RICERCATI Gli effetti e la loro durata variano da persona a persona, in base alla tipologia di sostanza, alla purezza ed alla quantità assunta, alla modalità di assunzione, al contesto, al proprio stato psicofisico. Se la sostanza viene iniettata gli effetti sono quasi immediati, se sniffata o assunta per via rettale si presentano dopo circa 10 minuti, mentre se ingerita dopo 30-90 minuti. I tempi possono variare anche in base ad altri fattori. Inizialmente, se la sostanza viene assunta in piccole dosi, può dare un senso di benessere, serenità, euforia, fiducia in se stessi. Allo stesso tempo si può avvertire anche un effetto antidolorifico, di riduzione dell’ansia e di rallentamento fisico. A dosaggi maggiori gli effetti sono per lo più calmanti e sedativi, con una parziale o totale insensibilità al dolore.
EFFETTI INDESIDERATI Il consumo di oppiacei e oppioidi può provocare collateralmente nausea, vomito, stitichezza, momentanee sensazioni di freddo, ritenzione urinaria, ipotensione, sonnolenza, sensi offuscati, agitazione e senso di malessere generale.
RISCHI A dosaggi elevati si possono verificare profonda stanchezza, sensazione di torpore, rallentamenti. Il rischio principale è il sovradosaggio (overdose) che presenta ipotensione, battito cardiaco rallentato, pupille a spillo, sonnolenza fino al coma profondo con depressione respiratoria (nei casi più gravi si può arrivare anche all’arresto respiratorio e quindi alla morte). L’uso frequente e continuativo può creare assuefazione e tolleranza (quando una data dose di sostanza, dopo assunzioni ripetute, produce un effetto minore di quello ottenuto alla prima assunzione, oppure quando si devono utilizzare dosi maggiori per ottenere gli effetti iniziali) e in alcuni casi provocare dipendenza psicologica e fisica, spesso caratterizzata da un desiderio sempre maggiore di ricercare e usare la sostanza (craving). L’astinenza (sospensione del consumo) aumenta il bisogno di assumere la sostanza e si associa a sintomi fisici come agitazione, ansia, insonnia, sintomi influenzali, nausea, vomito e diarrea (crisi di astinenza). L’uso è particolarmente rischioso per chi ha problemi cardiocircolatori, respiratori, di pressione alta e per chi è affetto da disturbi psichiatrici. Esistono anche rischi legali connessi all’uso, possesso o cessione.
CODEINA Si trova sotto forma di farmaco o miscela. Viene utilizzata anche a scopo ricreativo con il nome di Purple Drank (lean o sizzurp): un mix di sciroppo per la tosse (Paracodina, Makatussin) e succhi di frutta o bibite (Fanta, Sprite). Quando viene ingerita l’effetto ha inizio circa 30 minuti dopo l’assunzione. In combinazione con bibite che contengono zuccheri ed anidride carbonica gli effetti vengono avvertiti in minor tempo e sono più intensi. Generalmente può provocare un senso di serenità, leggeri effetti sedativi, euforia, agitazione ed aumento della fiducia in se stessi. Gli effetti indesiderati consistono in reazioni allergiche, crampi allo stomaco e costipazione. A dosi elevate può provocare grave sonnolenza e riduzione della frequenza respiratoria.
EROINA Si può trovare sotto forma di polvere bianca, grigia o marrone e può essere confezionata anche in compresse (diacetilmorfina pura). Può essere sniffata, fumata o iniettata. Se iniettata endovena determina un effetto più rapido ed intenso entro pochi secondi; se iniettata intramuscolo l’effetto è più lento e si raggiunge l’apice dopo 10-15 minuti. In entrambi i casi dopo l’assunzione si avverte una sensazione di benessere psicofisico (flash), a cui segue uno stato di tranquillità, serenità e soddisfazione. Proprio per i suoi effetti sull’organismo il rischio di dipendenza con sintomi fisici e psichici è elevato.
La crisi di astinenza da eroina si manifesta dopo diverse ore dall’assunzione della sostanza e si caratterizza per sudorazione, brividi, lacrimazione, nausea, vomito, crampi, diarrea, agitazione, stati d’ansia e depressivi, insonnia.
SUBOXONE è il nome commerciale dell’associazione di buprenorfina e naloxone, con azione agonista-antagonista (agisce in parte come un oppiaceo, in parte come un suo antagonista).
Può essere iniettato intramuscolo o endovena, assunto applicando un cerotto transdermico o ingerendo compresse sublinguali ad assorbimento rapido (in questa forma viene utilizzato come farmaco sostitutivo nel trattamento della dipendenza da oppiacei). In questo caso la compressa, dopo essere stata posizionata sotto la lingua, si scioglie in 3-5 minuti; l’effetto ha inizio in circa 30 minuti, e raggiunge il picco massimo entro le 4 ore successive. Tra gli effetti sono presenti sedazione, sonnolenza, ma anche senso di affaticamento, insonnia, mal di testa, nausea, inappetenza.
Tipico di questa sostanza è il cosiddetto “effetto tetto”: aumentando le dosi si raggiunge un limite oltre il quale non aumentano più gli effetti, ma solamente i rischi.
OSSICODONE Si trova sotto forma liquida o in capsule e viene generalmente ingerito, sniffato (compresse schiacciate), iniettato. Ha un effetto antidolorifico ed è conosciuto come farmaco per il trattamento del dolore (Depalgos, Oxycontin – a rilascio prolungato).
Viene usato anche a scopo ricreativo con una durata degli effetti variabile (fino a 12 ore nel caso dell’Oxycontin) se le compresse vengono assunte intere; se vengono rotte, disciolte o masticate vengono assorbite più rapidamente. Tra gli effetti rientrano rilassamento, euforia e riduzione della sensibilità al dolore.
METADONE Si presenta in forma liquida ed è utilizzato come farmaco sostitutivo nel trattamento della dipendenza da oppiacei come l’eroina, in quanto è in grado di contrastare il craving e di prevenire i sintomi dell’astinenza. Gli effetti si possono avvertire dopo circa 30 minuti, si intensificano gradualmente e possono durare anche fino a 25-30 ore. Viene utilizzato anche a scopo ricreativo, iniettato oppure assunto insieme all’alcol. Metadone e alcol sono entrambe classificate come sostanze deprimenti del Sistema Nervoso Centrale e se assunte insieme gli effetti sono amplificati: possono abbassare la pressione sanguigna, rallentare i riflessi, la frequenza cardiaca e la respirazione. L’assunzione di alcol può inoltre accelerare il processo di astinenza da metadone.
FENTANYL è disponibile in commercio come cerotto transdermico, prodotto ad assorbimento transmucosale (lecca-lecca) o in compresse, che generalmente vengono schiacciate per poi essere sniffate. Tra gli effetti possono verificarsi sbalzi dell’umore, stati di depressione, stati di paranoia, confusione, disorientamento. Provoca effetti allucinatori accompagnati da uno stato di benessere ed euforia.
Ha effetti simili a quelli degli altri oppiacei e oppioidi, ma la potenza della sostanza è mediamente più elevata. Per questo spesso viene utilizzato anche come sostanza da taglio (in polvere) determinando, a parità di dose, un’amplificazione degli effetti ed un rischio di overdose molto più elevato.
Se iniettato endovena gli effetti si avvertono in 30 secondi e genera sensazione di benessere psicofisico (flash), a cui segue uno stato di tranquillità, molto simile all’effetto dell’eroina.
TRAMADOLO è un farmaco conosciuto con il nome di Contramal o Fortadol, venduto sotto forma di gocce e compresse a rilascio immediato o prolungato. Ha un effetto antidolorifico, allevia la sensazione di fatica, riduce la necessità di dormire e mangiare. Ha anche effetti stimolanti ed euforici ed un costo molto basso, per questo viene venduto facilmente nel mercato grigio (quello in cui finiscono i farmaci acquistati legalmente) ed usato anche a scopo ricreativo (si schiacciano le compresse per poi sniffarle) per alleviare stati d’ansia e depressivi e in alcuni casi per migliorare la resistenza sessuale.
SE HAI ASSUNTO OPPIACEI e oppioidi
In caso di assunzione per via iniettiva fai attenzione al dosaggio!
Evita di guidare e di svolgere attività che richiedano attenzione: i tuoi riflessi sono più lenti e le percezioni alterate. Fai attenzione a oggetti e luoghi potenzialmente pericolosi: le capacità motorie sono ridotte e l’effetto antidolorifico può farti sottovalutare contusioni o ferite. Evita i mix con altre sostanze: gli effetti interagiscono, sono imprevedibili e difficili da gestire. L’associazione con alcol, ketamina, benzodiazepine può aumentare il rischio di arresto respiratorio. Evita di consumare più dosi in poco tempo per ridurre il rischio di overdose. Per non contrarre infezioni o malattie utilizza sempre materiale sterile, non scambiare siringhe, acqua, fiale e “pippotti”. Porta sempre con te il Naloxone* ed evita di consumare oppiacei in solitaria.
Ricordati che in caso di emergenza devi chiamare il 112- Numero Unico d’Emergenza. La chiamata è gratuita e non comporta conseguenze legali.
*NALOXONE Si tratta di un farmaco salvavita (antagonista selettivo degli oppiacei), in Italia è venduto in farmacia in forma liquida o sotto forma di spray nasale. Si può acquistare senza ricetta medica ed è commercializzato con il nome di Narcan, Nyxoid, Naloxone Adapt.
Viene utilizzato per contrastare gli effetti dell’overdose da oppiacei e oppioidi, mentre non è efficace sulle overdose da altre sostanze. Può essere iniettato endovena, intramuscolo, sottocute oppure spruzzato all’interno della narice. Gli effetti sopraggiungono entro pochi minuti (circa 2) e terminano dopo circa 30-90 minuti. L’efficacia del farmaco è correlata alla dose somministrata, che deve variare proporzionalmente alla quantità di oppiacei assunti. Questo vuol dire che per ottenere l’effetto possono essere necessarie più somministrazioni.
Nelle persone in cui sono presenti assuefazione e tolleranza (molto frequenti in chi è dipendente da oppiacei) la somministrazione di Naloxone può aumentare il rischio di crisi di astinenza.
Il sovradosaggio di Naloxone non è pericoloso e non è collegato a fenomeni di abuso delle sostanze.